tag:blogger.com,1999:blog-40379781751038271932024-03-05T10:37:54.157-08:00La qualità e il miglioramento continuo applicati a se stessiAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/03429319221714641851noreply@blogger.comBlogger7125tag:blogger.com,1999:blog-4037978175103827193.post-88968658058510524902014-12-14T07:14:00.001-08:002014-12-14T07:14:56.480-08:00Studiare efficacemente: i livelli della conoscenza - Parte IIProsegue dalla <a href="http://qualityforyourself.blogspot.com/2014/12/studiare-efficacemente-i-livelli-della.html" target="_blank">parte I</a>
<h2>
I livelli della conoscenza - Parte 2 di 3</h2>
<br />
<a name='more'></a><br />
Per agevolarvi nei livelli di conoscenza, metto gli approfondimenti in un apposito riquadro che potrete tranquillamente saltare. Nel modello da noi utilizzato, i livelli di conoscenza sono 6, crescenti:<br />
<br />
<b>Ricordare, Comprendere, Applicare, Analizzare, Valutare, Creare</b><br />
<br />
<br />
<br />
<div style="background-color: #ffffcc;">
<span style="font-size: x-small;">Una celebre rappresentazione a livelli del dominio cognitivo è la tassonomia di Bloom, proposta nel 1956, ancora molto utilizzata, che prevede questi 6 livelli: 1. Knowledge 2. Comprehension 3. Application 4. Analysis 5. Evaluation 6. Synthesis ( 1. Conoscenza 2. Comprensione 3. Applicazione 4. Analisi 5. Valutazione 6. Sintesi).</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br />Quella da noi utilizzata in questo articolo, invece, è quella proposta, a partire dalla tassonomia di Bloom, da David R. Krathwohl nel 2002 e che trovate <a href="http://www.unco.edu/cetl/sir/stating_outcome/documents/Krathwohl.pdf" target="_blank">a questo link (Tassonomia di Bloom rivisitata da Krathwhol)</a></span></div>
<br />
<h3>
Analizzare</h3>
<i>Analizzare</i> significa saper distinguere tra <b>fatti</b>, ovvero i dati oggettivi, e le <b>inferenze</b>, ovvero i significati soggettivi che diamo a quegli accadimenti;<br/>
l'analisi/sintesi è anche la capacità di organizzare le informazioni, raggrupparle, riassumerle, desumerne quelle generali e saper tornare a quelle particolari.
<br />
Caratteristiche di questo livello sono: <i>confrontare, fare diagrammi, raggruppare, separare, discriminare, includere, escludere, decostruire, mettere in relazione, dare nomi alle relazioni, comporre, riarrangiare, organizzare, riscrivere, parlare</i><br />
<h3>
Valutare</h3>
<i><span style="font-weight: normal;">Valutare </span></i> è la capacità di dare giudizi in base alle proprie capacità.<br />
<br />
Caratteristiche di questo livello sono: <i>concludere, argomentare, difendere, criticare, descrivere, interpretare, riassumere, supportare</i>.<br />
<h3>
</h3>
<br />
<h3>
Creare</h3>
<br />
<i><span style="font-weight: normal;">Creare</span></i> è la
capacità di creare un nuovo prodotto, una nuova teoria, una nuova formula, una nuova opera, di modificarne e ampliarne una già esistente, di innovare.<br />
<br />
Caratteristiche di questo livello sono: <i>costruire, creare, disegnare, teorizzare, ipotizzare, comporre, formulare, scrivere, sviluppare, mettere in Opera</i>.<br />
<br />
Mi si permetta una nota personale sul Creare: tenere l'idea in testa a livello teorico senza produrla in Opera non è sufficiente: il processo creativo dell'Opera va messo in atto e portato avanti fino ad essere tratto fuori da noi stessi e diventare Opera nel mondo reale. Solo questo passo fondamentale di concretizzazione ci trasforma a fondo alla fine di ogni percorso di apprendimento, anche il più semplice. Troppo spesso sia gli studenti che gli educatori che i maestri dimenticano questo aspetto fondamentale.
<br />
<br />
<br />Nel prossimo post vediamo come utilizzare questi strumenti per studiare più efficacemente!<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03429319221714641851noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4037978175103827193.post-87197300050388745752014-12-02T10:44:00.001-08:002014-12-02T10:44:28.690-08:00Studiare efficacemente: i livelli della conoscenza - Parte IVi siete mai chiesti come poter studiare un testo con maggior efficacia e che livello avesse raggiunto la vostra conoscenza su ogni argomento?<br />
Avete mai provato a valutare voi stessi e la vostra preparazione?<br />
Vi sarete sicuramente trovati nella situazione di aver commesso uno di questi due errori:<br />
<ul>
<li>dedicare troppo tempo ad argomenti di scarsa rilevanza;</li>
<li>dedicarne poco a quelli fondamentali</li>
</ul>
è infatti importante comprendere che un libro di carattere tecnico o un saggio non vanno letti con la stessa intensità e concentrazione in ogni loro punto, se non si vogliono dissipare energie inutilmente.<br />
In questo modo, potremo velocemente <a href="http://qualityforyourself.blogspot.it/2014/11/core-skills-and-life-skills-le-skill.html" target="_blank">ampliare le basi delle nostre skill tecniche e trasversali</a> <br />
<br />
Nella nostra società questo tipo di skill, ciò che studiamo, rientra quasi esclusivamente nel <b>dominio cognitivo</b>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.mmiweb.org.uk/downloads/bloomimages/anderson.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://www.mmiweb.org.uk/downloads/bloomimages/anderson.gif" /></a></div>
<br />
<h2>
I livelli della conoscenza - Parte 1 di 3</h2>
<br />
<a name='more'></a><br />
Per agevolarvi nei livelli di conoscenza, metto gli approfondimenti in un apposito riquadro che potrete tranquillamente saltare. Nel modello da noi utilizzato, i livelli di conoscenza sono 6, crescenti:<br />
<br />
<b>Ricordare, Comprendere, Applicare, Analizzare, Valutare, Creare</b><br />
<br />
<br />
<br />
<div style="background-color: #ffffcc;">
<span style="font-size: x-small;">Una celebre rappresentazione a livelli del dominio cognitivo è la tassonomia di Bloom, proposta nel 1956, ancora molto utilizzata, che prevede questi 6 livelli: 1. Knowledge 2. Comprehension 3. Application 4. Analysis 5. Evaluation 6. Synthesis ( 1. Conoscenza 2. Comprensione 3. Applicazione 4. Analisi 5. Valutazione 6. Sintesi).</span><br />
<span style="font-size: x-small;"><br />Quella da noi utilizzata in questo articolo, invece, è quella proposta, a partire dalla tassonomia di Bloom, da David R. Krathwohl nel 2002 e che trovate <a href="http://www.unco.edu/cetl/sir/stating_outcome/documents/Krathwohl.pdf" target="_blank">a questo link (Tassonomia di Bloom rivisitata da Krathwhol)</a></span></div>
<br />
<h3>
Ricordare</h3>
<i>Ricordare </i>è il livello base, la capacità di richiamare i concetti che abbiamo studiato e farvi riferimento.<br />
<br />
Caratteristiche di questo livello sono: <i>capire i termini, riconoscere, nominare, elencare, definire, sapere i nomi principali, sapere l'argomento principale</i><br />
<h3>
Comprendere</h3>
<i><span style="font-weight: normal;">Comprendere</span></i> è la capacità di capire il significato, tradurre o ripetere con parole proprie, saper confrontare con altri argomenti, saper far richiami a/da altri argomenti.<br />
<br />
Caratteristiche di questo livello sono: <i>saper distinguere, saper generalizzare, difendere, spiegare, parafrasare, riassumere, fare esempi</i>.<br />
<h3>
</h3>
<br />
<h3>
Applicare</h3>
<br />
<i><span style="font-weight: normal;">Applicare</span></i> è la
capacità di mettere in atto quanto si è studiato o sapervi fare riferimento e utilizzarlo esternamente al contesto in cui lo si è studiato.<br />
<br />
Caratteristiche di questo livello sono: <i>costruire, comporre, scomporre, dimostrare, modificare, risolvere, adattare</i>.<br />
<br />
<br />
<br />Nel prossimo post vediamo i 3 livelli successivi e infine come utilizzare questi strumenti per studiare più efficacemente!<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03429319221714641851noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4037978175103827193.post-69768129308547342152014-11-26T02:28:00.002-08:002014-11-26T02:39:24.693-08:00Being and Doing - Annotations on existence(se sei italiano, <a href="http://qualityforyourself.blogspot.it/2014/11/essere-e-fare-annotazioni-sullesistenza.html" target="_blank">vai alla versione italiana</a>)<br />
<br />
Today I will be brief, but I want to point out a fundamental aspect with which I confronted myself recently in several threads:<br />
<br />
<h3>
<b>The loss of view of Being.</b></h3>
<br />
I don't doubt that it is normal to want <i>to do</i>, especially in today's society where each of us wants to reach goals and targets.<br />
<br />
<a name='more'></a><br />
The big mistake is that this leads us to Make a series of errors:<br />
<br />
<ul>
<li> Our real expectations are really the expectations we ask to realize to ourselves?</li>
<li> To "do" without ever looking inside, our emotions, our unconscious, doesn't maybe set our mind to go automatically?</li>
</ul>
<br />
An excess of rationalization and automatic action aimed to profit leads to annihilation of the power of expression and creativity that comes from our inner world.<br />
<br />
<h3>
To be present</h3>
<div>
<br /></div>
<div>
We are really conscious and aware of what we do? Not so often.</div>
<br />
W go on automatically, we eat absentmindedly, thinking about other things, we move, we do sports, we create works through the corporeal body without listening to our bodies. We put in place a series of automated actions.<br />
<br />
Similarly, our mind searches for a creative act only few times; it almost never searches for innovation, something that is not already pre-assembled and supplied by the external environment.<br />
<br />
<h3>
The dogma of Doing leads to deprivation of energy</h3>
<br />
When every act we do goes into a routine, an habit, and you do not internalize it and you never manifest your inner being for what it generates in us to the external world, we often feel exhausted, drained of meaning:<br />
<br />
we often conform our lives to the point where to eat, sleep, work, play sports, have relationships, interests become habits without passion and belief.<br />
<br />
This creates in us a separation from our Being, the vision of an empty shell and sometimes the sensation to be claustrophobically trapped in a self-induced mechanism by which we don't see the possibility of changes or no way out.<br />
<br />
<h3>
Balance between usefulness and spiritual quest</h3>
<br />
Through the re-conquest of our inner time we can slowly restore the contact with our Being, looking at what we are feeling, our emotions, our desires, our creative needs.<br />
<br />
We don't "HAVE TO" be, but we should begin to feel that searching for who we are can make us feel good and improve our life's experience: our impulses, our emotions, our unconscious, awareness of ourselves and of us in connection with the outside, the external environment.<br />
<br />
we have to start from there, through the intellect and in balance with the reason.<br />
<br />
We'll feel how to restart, change and let the core of existence to flow in and out, restarting from the root, from scratch, from the basics of natural existence.<br />
<br />
See you soon!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMHZe_UDMIHfpHACJpEZ-pOeFWCA9Hc6GXwruqaBEkh2hCKIJiM03KKrK-g4xaqYy0RX3sWcTpeOwN_oKVdCZCgxwQEKRdpjCIAqceHQf-yN8PQwyDeEeYLdvCXOA4yUTWmhBN4ZM9pIrV/s1600/La+Temperanza,+Oswald+Wirth%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjMHZe_UDMIHfpHACJpEZ-pOeFWCA9Hc6GXwruqaBEkh2hCKIJiM03KKrK-g4xaqYy0RX3sWcTpeOwN_oKVdCZCgxwQEKRdpjCIAqceHQf-yN8PQwyDeEeYLdvCXOA4yUTWmhBN4ZM9pIrV/s1600/La+Temperanza,+Oswald+Wirth%5B1%5D.jpg" height="320" width="165" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i style="background-color: white; color: #666666; font-family: 'Trebuchet MS', Trebuchet, Verdana, sans-serif; font-size: 13.63636302948px; line-height: 16.7999992370605px;">Spirit flows into Action (Blue and Red) giving equilibrium in the Temperance tarots card</i></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03429319221714641851noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4037978175103827193.post-74788401146681999772014-11-23T03:58:00.001-08:002014-11-25T13:56:57.601-08:00La distrazione come distruzione dell'interiorizzazione<h3>
<b>Le distrazioni</b></h3>
Non ci girerò attorno: il principale elemento di distrazione nella società attuale al momento in cui scrivo è rappresentato dagli smartphone e dall'infinità di social network su cui scambiamo messaggi in continuazione.<br />
Mentre facciamo altre attività, spesso ci capita di ricevere messaggi, interrompere l'attività (o comunque prestarvi minor attenzione) per poi riprendere. Se anche non riceviamo messaggi, la nostra mente rimane in attesa di riceverne, oppure si chiede: "perché non ne sto ricevendo?".<br />
<a name='more'></a><br />
<br />
Più genericamente, però, la distrazione è rappresentata dall'elevato numero di pensieri, solitamente ansiogeni, che ci assalgono. Per esempio ci sarà capitato molto spesso di mangiare, studiare, lavorare, stare con gli amici, fare sport distrattamente perché la nostra mente si distraeva facilmente, assorta in altri pensieri, preoccupazioni, iniziando una concatenazione di ragionamenti che ci distoglievano totalmente dal momento presente.<br />
<br />
<h3>
<b>Toglietevelo dalla testa: non siamo multitasking</b></h3>
Molti di noi, in particolare in relazione all'uso dello smartphone, si giustificano dicendo: "sono multitasking". Non è vero, il cervello umano non ha (ancora?) sviluppato questa proprietà. Il fatto di riuscire a riprendere immediatamente un'altra attività può illuderci di avere questa capacità, ma in realtà abbiamo interrotto il filo che ci avrebbe aiutato a immergerci nel momento presente, che fosse risolvere un problema, o tenere un discorso con una persona o leggere un libro.<br />
<h3>
<b>Accettare che la distrazione è un comportamento naturale del cervello </b></h3>
Se provate a spegnere smartphone, pc, tv (primo passo necessario per ritrovare la concentrazione) e mettervi a cucinare e mangiare lentamente cercando di rimanere concentrati solo sulle vostre azioni, per un tempo diciamo di almeno un'ora, vi renderete conto di quante volte il vostro cervello tenderà a distrarsi, a pescare altri pensieri.<br />
Non è un errore, bensì un normale effetto dell'attività cerebrale. L'osservazione ci consente però di evitare che queste deviazioni distraenti ci portino troppo lontano e ricondurre la mente sulla nostra Opera.<br />
Adesso prestate attenzione alla vostra Opera, curate ogni cosa, osservate ogni dettaglio. Anche mentre cucinate e mangiate, usate tutti i vostri sensi: vista, olfatto, tatto, gusto, udito e cercate di mettere voi stessi, la vostra precisione e la vostra creatività in questo processo.<b><br /></b><br />
<h3>
<b>Ritrovare la riflessione, la concentrazione, il raccoglimento, la meditazione</b></h3>
Iniziate ad applicare questo processo a tutto: allo sport, allo studio, al lavoro, al mangiare, alle attività domestiche ordinarie, siate presenti allo stesso modo quando uscite con gli amici, quando state con il vostro/la vostra partner, quando fate l'amore, quando guardate un bel film, quando leggete un libro, quando coltivate l'orto, quando scrivete o disegnate o suonate...<br />
<ol>
<li>Staccate da tutto: niente smartphone, telefoni, tv; riducete i suoni e i rumori nell'ambiente finché possibile. Trovate un mindsetting ideale. Pulite l'ambiente in modo che non ci siano oggetti che vi distraggono;</li>
<li>Iniziate a fare l'atto in questione: ogni volta che la mente si distrae, riportatela al momento presente;</li>
<li>Per mantenere la concentrazione sul momento presente vivetelo come atto meditativo: usate i vostri sensi, interiorizzate quello che state apprendendo o di cui state facendo esperienza, osservatelo scendere dentro di voi, acquisire dentro di voi;</li>
<li>Finito ciò non tornate brutalmente alla vita di superficie: prendetevi un breve periodo senza tempo in cui far macerare e metabolizzare l'atto;</li>
<li>A distanza di tempo, osservate indietro e cogliete quanto è potenzialmente più efficace, reale e vivo tutto questo;</li>
</ol>
<h3>
<b>Iniziare a godere dei benefici della ritrovata immersione nella realtà </b></h3>
Provate ad applicare questo processo a qualcosa di cui potete vedere effetti proficui: io personalmente l'ho applicato a me stesso studiando la lingua francese. Ho notato quando sia più veloce ed efficace l'apprendimento in queste condizioni.<br />
Dopo quel momento ho iniziato ad essere più presente mentre cucino, mangio, mentre svolgo attività domestiche e burocratiche, mentre compio dei task lavorativi. Il tasso di errore si riduce considerevolmente, la sensazione di "perdere tempo" si riduce, inoltre otteniamo risultati migliori, l'appagamento cresce.<br />
Oltre che allo studio e allo sport possiamo estendere un simile stato meditativo ai nostri processi creativi e alle nostre relazioni: ascoltare e parlare con concentrazione, mettere in opera qualcosa con cura e totalmente presenti. Essere presenti anche nel silenzio, con l'atto, col movimento, con i sensi, contemplare l'ambiente, gli accadimenti.<br />
All'inizio sembrerà faticoso e difficile perché non ci siamo abituati, ma quando saremo consapevoli dei vantaggi la nostra mente accoglierà con maggior senso di gioia tutto questo.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimfXdk-x9Cv5pnV5KkbXCrNOiaL-U-9uj_Sb1T4Xdx24-Z-WtGGd_hLPUSODvyEw5W3Cwk8lyHq8qlDgmScyS4KxyxmUt9zZF9k2bMe7kdrNrfqWcyGlRFEzFjLvY4QCsdXH1ovyMWEZHc/s1600/the-myth-of-multitasking%5B1%5D.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEimfXdk-x9Cv5pnV5KkbXCrNOiaL-U-9uj_Sb1T4Xdx24-Z-WtGGd_hLPUSODvyEw5W3Cwk8lyHq8qlDgmScyS4KxyxmUt9zZF9k2bMe7kdrNrfqWcyGlRFEzFjLvY4QCsdXH1ovyMWEZHc/s1600/the-myth-of-multitasking%5B1%5D.png" height="182" width="320" /></a></div>
<h3>
</h3>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03429319221714641851noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4037978175103827193.post-23454471224419449342014-11-20T13:44:00.001-08:002014-11-26T02:34:05.879-08:00Essere e Fare - annotazioni sull'esistenza(if you are english <a href="http://http://qualityforyourself.blogspot.it/2014/11/being-and-doing-annotations-on-existence.html">go to english version</a>)<br />
<br />
Oggi sarò breve, ma voglio sottolineare un aspetto fondamentale con cui mi sono confrontato di recente in diverse discussioni:<br />
<br />
<b>La perdita di vista dell'Essere.</b><br />
<br />
Non <b> </b>metto in dubbio che sia normale voler <i>fare</i>, specialmente nella società attuale dove ognuno di noi si pone obiettivi.<br />
<a name='more'></a><br />
Il grande errore è che questo <i>Fare</i> ci porta a una serie di errori:<br />
<ul>
<li>sono davvero quelle che ci poniamo le nostre reali aspettative?</li>
<li>"fare" senza mai guardare dentro, alle nostre emozioni, al nostro inconscio, non manda forse la nostra mente in automatico?</li>
</ul>
Un eccesso di razionalizzazione e di azione automatica finalizzate all'utile porta all'annichilimento di quella potenza espressiva e creativa che viene dal nostro mondo interiore.<br />
<br />
<b>Essere presenti</b><br />
<b> </b> <br />
Siamo realmente coscienti e consapevoli di quello che facciamo? Molto spesso <b>no</b>.<br />
Andiamo avanti automaticamente, mangiamo pensando a infinite altre cose, ci muoviamo, facciamo sport, creiamo opere attraverso la corporeità senza essere in sintonia col nostro corpo. Mettiamo in atto una serie di automatismi.<br />
Analogamente la nostra mente si cimenta poche volte nella ricerca dell'atto creativo, del nuovo, che non sia già fornito e preconfezionato dalla Società esterna.<br />
<br />
<b>Il dogma del Fare porta alla deprivazione di energie</b><br />
<br />
Quando ogni cosa che facciamo entra in una routine, una abitudine e la si fa senza interiorizzarla e senza che l'interiore si manifesti mai all'esterno per quello che genera in noi, ci sentiamo spesso spossati, svuotati di senso:<br />
conformiamo spesso le nostre vite a tal punto che mangiare, dormire, lavorare, fare sport, avere relazioni, avere interessi diventa abitudine priva di passione e coscienza.<br />
<br />
Questo crea in noi una separazione dal nostro Essere, la visione di un involucro vuoto e talvolta claustrofobicamente intrappolato in un meccanismo autoindotto da cui non vede cambiamenti né uscite.<br />
<br />
<b>Equilibrio tra utile e ricerca spirituale</b><br />
<br />
Attraverso la riconquista del nostro tempo interiore possiamo ripristinare lentamente il contatto con il nostro Essere, osservare cosa stiamo sentendo, le nostre emozioni, i nostri desideri, le nostre spinte creative.<b> </b><br />
Non "dobbiamo" essere, ma iniziamo a sentire quanto può farci star bene e far star bene chi ci circonda ritrovare su tutti i livelli ciò che siamo: i nostri impulsi, le nostre emozioni, l'inconscio, la consapevolezza di noi stessi e di noi in relazione con l'esterno.<br />
Attraverso l'intelletto e in equilibrio con la ragione, da lì dobbiamo ripartire.<br />
<br />
Iniziamo a sentire come ricominciare a manifestarci e far fluire l'esistenza dentro e fuori, partendo dalla radice, dalle basi dell'esistenza naturale.<br />
<br />
Alla prossima annotazione!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdUIoJPtRIOckgjU2lKRH4VLSr2sAqvxMtSi-OhJhAqfWGrFDKc0cBBjdVBaoYndu_mp5xJNmrOvpzD9qROF6IH-O_Yaup-1EFy3em3m9hkKduQjdvRT7NfEMMkju7z8ldrZ2y3PgJd_hy/s1600/La+Temperanza,+Oswald+Wirth%5B1%5D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjdUIoJPtRIOckgjU2lKRH4VLSr2sAqvxMtSi-OhJhAqfWGrFDKc0cBBjdVBaoYndu_mp5xJNmrOvpzD9qROF6IH-O_Yaup-1EFy3em3m9hkKduQjdvRT7NfEMMkju7z8ldrZ2y3PgJd_hy/s1600/La+Temperanza,+Oswald+Wirth%5B1%5D.jpg" height="320" width="165" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>La Temperanza versa lo Spirito nell'Azione (Blu e Rosso) riportando equilibrio</i></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03429319221714641851noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4037978175103827193.post-1772461732792559942014-11-15T06:56:00.000-08:002014-11-25T13:43:48.070-08:00Core skills and life skills(if you are italian <a href="http://qualityforyourself.blogspot.it/2014/11/core-skills-and-life-skills-le-skill.html">go to italian version</a>)<br />
<br />
Hi all!<br />
<br />
This is the first post of Quality for Yourself. We'll speak about the aim of QfY in next weeks, because we don't like too long and self-referential intros.<br />
<br />
Start from scratch: with <b>Quality for Yourself</b> we think that applying quality and continuous improvement principles to our lives, and also management of emotions, of conflicts, of our own abilities, every sector of our life (job, creativity, relationships, personal, public, private) can take benefits and create a virtuous circle which will bring ourselves to do the best in every field.<br />
<br />
So let's begin from what I believe as essential, and that finds direct application in the world of work but can be extended simply to other fields:<br />
<br />
we are going to distingush <b>technical skills</b> from <b>core skills</b>, called also <b>life skills</b>.
<br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
<h3 style="text-align: center;">
The importance of core skills</h3>
<div>
To understand the importance of life skills I'll give you an example concerning my sector: Information Technology. Let's hypotize that mister XY is the best Java developer in the world and that I need exactly a Java developer (<b>technical skill</b>).</div>
<div>
<br /></div>
<div>
Let's also hypotize that he should cooperate and integrate with an external foreign agency.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
- <i>Is he able to speak english?</i></div>
<div>
If he doesn't speak english, we have a big problem!</div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
He should be able to do teamwork from remote, so he needs other skills:</div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div>
<i>- Is he able to work in a team?</i> If he is a lonely and bad-tempered hacker, probably he isn't the right person for me! I need someone else, assertive and capable to cooperate with others!</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<i>- Is he able to respect priorities and deadlines which are assigned to him, to manage his own time and tasks by himself, to understand which activities are blocking and are predecessors of other activities, to avoid delays and lock of other resources?</i> A person working in a team at the same time able to manage his time and to manage it according to the others' activities.</div>
<div>
<br /></div>
<div>
<i>- Is he precise? Has he a method? </i>for example in IT world is very important to document, comment and track the work we are going to do, in a manner that others can understand what we did and mantain, modify, check our work. In fact if he If in fact make changes on its own initiative even alerting the others only in a general manner, this behaviour may cause problems in combination with several factors. If he is a very good cook, we hope that he doesn't leave knives everywhere and a dirty kitchen! If he is a student, a researcher or even a simple employee, he should not leave hundreds of sheets with notes on his desk wasting hours and hours to find them or even losing them, frustrating the time and the effort made to write them!</div>
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<i>- Is he able to sustain stress situations?</i> It will happen sooner or later that something will go wrong or will cause errors or will need more time than estimated. The requested ability to do this concerns the whole team, but is essential that the person autonomosly doesn't explode, or run away, or flip out. In addition to increment his own stress and the stress of all the team, increasing times to solve the problem, he gives a negative image of himself and whom he represents. A nervous and howling cook, a verbally aggressive manager, a warehouse worker who runs away in a problematic moment, surely don't give a good impression to direct colleagues but also to observers, as potential customers or suppliers o other workers.</div>
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Do you begin to understand now? I wrote too much, but it was important to explain this adequately.</div>
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Then, to be concrete, which are these life skills?<br />
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<h3 style="text-align: center;">
Main core skills</h3>
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It depends by the kind of work or project we are going to do, but to have a lot of core skills is always a positive thing! I list some skills here:</div>
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<li><b>Communication:</b> to be assertive, to be critical constructively, to tighten up the relationships and find potential collaborations, to make teambuilding, to work in groups, to engage communities;</li>
<li><b>Scientific abilities not concerning directly our work:</b> to know basis of mathematics, to be able to use technologies, devices, software;</li>
<li><b>Humanistic abilities not concerning directly our work:</b> to be open to knowledge, to have cultural interests, to have an interdisciplinary approach, to have other interests than our technical ones;</li>
<li><b>Problem solving:</b> to be able to comprehend, analyze, sinthetize, solve a problem finding solutions with minor effort, lateral thinking;</li>
<li><b style="font-weight: bold;">Creativity:</b> to take part in an individual or collective creative process, to have ideas, imagination, initiative, to be innovative, to be able to manage the creative stream in new projects, to be proactive and purposeful;</li>
<li><b>Psychomotorial:</b> to make sport, mental activities, improve memory, search for a psycho-physical equilibrium: <i>"mens sana in corpore sano" - "A sound mind in a sound body."</i>; staying healty helps to improve thinking, to feel better, to be fruitful, to balance the usefulness and our own physica, mental, intellectual, spiritual growth.</li>
</ul>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8UxJyXALhJfGnRaIg0PNN0rkrvoSwTORaWQxWSCs8QVJUmBp3HKiHuC2BhEffgCE9mmR6lVX6ERnEGUpi6J-18Z7EZsOsYfo5yqTtmHoSiJNmZ1O9dNTRnxElVdRsTDa1eTXTEwzfTyAT/s1600/life-skills.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8UxJyXALhJfGnRaIg0PNN0rkrvoSwTORaWQxWSCs8QVJUmBp3HKiHuC2BhEffgCE9mmR6lVX6ERnEGUpi6J-18Z7EZsOsYfo5yqTtmHoSiJNmZ1O9dNTRnxElVdRsTDa1eTXTEwzfTyAT/s1600/life-skills.png" height="196" width="200" /></a></div>
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<h3 style="text-align: center;">
Next posts...</h3>
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In the next posts we'll se how to <b>manage and improve technical and life skills togheter</b> and then we'll speak about <b>mantaining skills</b>, <b>improve skills</b>, <b>graphical visualitazion and representation of skills</b>, some techniques and methods to be aware of our abilities, ways to find which new abilities are worthwhile and which ones can wait.</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03429319221714641851noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4037978175103827193.post-46018171125839072262014-11-14T04:02:00.000-08:002014-12-04T00:04:17.967-08:00Core skills and life skills - Le skill trasversali<a href="http://qualityforyourself.blogspot.it/2014/11/core-skills-and-life-skills.html">English version here</a>
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Ciao a tutti!<br />
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Questo è il primo post di Quality for Yourself. Del proposito di QfY parleremo nelle prossime settimane, poiché non ci piacciono introduzioni prolisse e autoreferenziali.<br />
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Partiamo da un punto: con <b>Quality for Yourself</b> riteniamo che applicando i principi della qualità e del miglioramento continuo alla nostre vite, la gestione delle emozioni, dei conflitti, delle proprie abilità, ogni sfera della nostra vita (lavorativa, creativa, relazionale, affettiva, personale, pubblica, privata) ne possa trarre giovamento e creare un circolo virtuoso che ci porti a dare il meglio di noi a tutto tondo.<br />
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<a name='more'></a><br />
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Cominciamo dunque da quello che ritengo un concetto fondamentale, che trova attuazione diretta nel mondo del lavoro ma si estende facilmente agli altri ambiti:<br />
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distinguiamo le <b>skill tecniche</b> dalle <b>skill trasversali</b>, dette anche <b>life skills </b>o <b>core skills</b> e per farlo ci facciamo aiutare da un bellissimo video realizzato da ILENOLIUKGO in italiano per spiegare ai giovani il concetto.<br />
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<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="281" mozallowfullscreen="" src="//player.vimeo.com/video/84668108" webkitallowfullscreen="" width="500"></iframe><br />
<a href="http://vimeo.com/84668108">Build up your skills</a> from <a href="http://vimeo.com/ilenoliukgo">ILENOLIUKGO</a> on <a href="https://vimeo.com/">Vimeo for associazione no-profit Junior Achievement Italia</a>.
Skill<br />
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<h3 style="text-align: center;">
L'importanza delle skill trasversali</h3>
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Avete visto il video? Io lo trovo molto concreto, sintetico e utile.</div>
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Ma per capire l'importanza delle life skill faccio un esempio che concerne il mio ambito lavorativo, il settore Information Technology: ipotizziamo che il signor XY sia il miglior programmatore Java del mondo e che io abbia proprio bisogno di un programmatore Java (<b>skill tecnica</b>).</div>
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Ipotizziamo anche che però dovrà integrarsi e collaborare con un'azienda informatica estera.</div>
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Se fosse il miglior programmatore del mondo ma sapesse parlare solo portoghese sarebbe un problema..</div>
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- <i>Sa parlare inglese fluentemente?</i></div>
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Se non sapesse parlare inglese, sarebbe un gran bel problema!</div>
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Deve essere in grado di fare team con persone che collaborano a distanza, servono diverse skill:</div>
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<i>- Sa lavorare in gruppo / fare team?</i> Se è un hacker solitario e scontroso, probabilmente non è la persona che fa per me! Mi serve qualcuno assertivo e capace di coordinarsi!</div>
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<i>- Sa rispettare le priorità e i tempi che gli vengono assegnate, gestire da solo i propri task e il proprio tempo, capire quali attività sono bloccanti e precedono altre in modo che eventuali ritardi non tengano bloccate altre risorse?</i> Una persona che lavora in gruppo deve contemporaneamente saper gestire il proprio tempo e saperlo gestire in funzione delle attività altrui.</div>
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<i>- è preciso? Ha metodo? </i>ad esempio nel mondo dell'IT è molto importante che la persona documenti e tenga traccia del proprio lavoro in modo comprensibile agli altri. Se infatti apportasse modifiche di sua iniziativa magari avvisando gli altri solo in maniera generica potrebbe causare problemi dati dalla concomitanza di più fattori. Se è un ottimo cuoco, è bene che sia ordinato e non lasci coltelli dappertutto e la cucina sporca! Se è uno studente, un ricercatore o anche un semplice impiegato, è bene che non lasci centinaia di fogli sparsi con appunti sulla scrivania perdendo ore ed ore a ritrovarli o addirittura perdendoli, vanificando il tempo e lo sforzo fatti per scriverli!</div>
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<i>- Sa reggere temporanee situazioni di stress?</i> Succederà prima o poi che qualcosa vada storto o in errore o richieda più tempo del previsto. L'abilità richiesta in questo riguarda tutto il team, in realtà, ma è fondamentale che la persona in autonomia non esploda, o fugga, o dia in escandescenze. Oltre ad aumentare ulteriormente il proprio stress e quello del team, aumentando i tempi per risolvere il problema, dà un'immagine negativa di sé e di chi rappresenta. Un cuoco che urla e sbraita, un manager che aggredisce verbalmente, un magazziniere che pianta in asso i suoi colleghi in un momento problematico di certo non danno una buona impressione non solo ai suoi diretti collaboratori ma anche a chi assiste alla scena, siano essi clienti o fornitori o altri lavoratori.</div>
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Inizia ad essere più chiaro adesso? Mi son dilungato anche troppo, ma valeva la pena spiegare adeguatamente.</div>
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Ma quindi, per essere pratici, quali sono queste life skill?<br />
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Principali skill trasversali</h3>
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Dipendono dal tipo di lavoro o progetto, ma averne molte è sempre qualcosa di positivo. Ne elenco alcune, per darvi un'idea:</div>
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<li><b>Abilità comunicative:</b> saper essere assertivi, saper fare critiche costruttive, saper stringere nuove relazioni e potenziali collaborazioni, saper lavorare in team, saper coinvolgere il team;</li>
<li><b>Abilità di carattere scientifico non concernenti il nostro lavoro:</b> aver pratica con la matematica, saper utilizzare dispositivi tecnologici;</li>
<li><b>Abilità di carattere umanistico non concernenti il nostro lavoro:</b> avere cultura, saper ampliare la propria conoscenza ed essere "interdisciplinari", avere interessi extraprofessionali;</li>
<li><b>Abilità di problem solving:</b> saper affrontare un problema, analizzarlo, comprenderlo, sintetizzarlo, trovare soluzioni, pensare tramite logica laterale;</li>
<li><b style="font-weight: bold;">Abilità creative:</b> saper prendere parte a un processo creativo sia individuale che collettivo, avere idee, fantasia, iniziativa, essere innovativi, saper convogliare il flusso creativo in nuovi progetti, essere propositivi;</li>
<li><b>Abilità psico-fisiche:</b> fare sport, fare attività che esercitano la mente, la memoria, che portano all'equilibrio psico-fisico: <i>"mens sana in corpore sano"</i>; stare in salute aiuta a pensare meglio, a sentirsi meglio, ad essere proficui, saper bilanciare l'essere utili agli altri e la propria crescita fisica, intellettiva, spirituale.</li>
</ul>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8UxJyXALhJfGnRaIg0PNN0rkrvoSwTORaWQxWSCs8QVJUmBp3HKiHuC2BhEffgCE9mmR6lVX6ERnEGUpi6J-18Z7EZsOsYfo5yqTtmHoSiJNmZ1O9dNTRnxElVdRsTDa1eTXTEwzfTyAT/s1600/life-skills.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8UxJyXALhJfGnRaIg0PNN0rkrvoSwTORaWQxWSCs8QVJUmBp3HKiHuC2BhEffgCE9mmR6lVX6ERnEGUpi6J-18Z7EZsOsYfo5yqTtmHoSiJNmZ1O9dNTRnxElVdRsTDa1eTXTEwzfTyAT/s1600/life-skills.png" height="196" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<h3 style="text-align: center;">
Prossimamente...</h3>
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Nei prossimi post vedremo come <b>c</b><span style="text-align: center;"><b>oltivare skill tecniche e life skill contemporaneamente</b> e dunque parleremo del <b>mantenimento delle skill</b>, <b>miglioramento delle skill</b>, <b>visualizzazione e rappresentazione grafica delle skill</b>, alcune tecniche e metodi per prendere consapevolezza delle nostre abilità, modi per individuare quali nuove abilità vale la pena acquisire e quali invece possono aspettare.</span></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/03429319221714641851noreply@blogger.com0